GLOSSARIO

Fonte

Pagina web del Programma internazionale per l'eliminazione del lavoro infantile dell'ILO.

Termini correlati

Lavoro forzato

Nota

1. La definizione consente a un minore di lavorare (ad esempio in un negozio al di fuori dell'orario scolastico) purché non sia in conflitto con quanto sopra. Si riferisce al lavoro che è mentalmente, fisicamente, socialmente o moralmente pericoloso e dannoso per i minori e interferisce con la loro istruzione a causa di:
- privandoli dell'opportunità di frequentare la scuola;
- che li obbliga a lasciare la scuola prematuramente o 
- che richiede loro di combinare la frequenza scolastica con lavori pesanti e lunghi.
2. La Convenzione n. 138 dell'ILO specifica 15 anni come l'età al di sopra della quale, in circostanze normali, una persona può partecipare all'attività economica. Secondo l'art. 32 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, l'impiego di minori è vietato. L'età minima di ammissione al lavoro non può essere inferiore all'età dell'obbligo scolastico, fatte salve le norme che potrebbero essere più favorevoli ai giovani e salvo deroghe limitate.
3. Non tutto il lavoro svolto dai bambini dovrebbe essere classificato come lavoro minorile da eliminare. L'ILO distingue tra "lavoro minorile" e "impiego minorile", quest'ultimo utilizzato per descrivere la parte più dispregiativa del "lavoro minorile", che invece può includere anche la realizzazione di piccoli lavori domestici e, a condizione che non influisca sulla salute e sullo sviluppo personale o non interferisca con l'istruzione, può effettivamente avere un certo valore di apprendimento.