GLOSSARIO

Fonte

Art. 15 della Direttiva 2011/95/UE sulle qualifiche - rifusione

Nota

1. Il termine è rilevante ai fini della determinazione del rischio di danni gravi nel contesto della qualificazione per lo status di protezione sussidiaria di cui all'art. 15 c) della Direttiva 2011/95/UE (Rifusione della Direttiva Qualifiche). La violenza indiscriminata è alla fonte del tipo specifico di danno grave identificato nell'art. 15 (c).
2. Nella sentenza di Elgafaji, la Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha sostenuto che il termine "indiscriminata" implica che la violenza "può estendersi alle persone a prescindere dalle circostanze personali". La Corte ha evidenziato che la "situazione eccezionale" richiedeva l'applicazione dell'Art. 15(c) ai civili a livello generale. La Corte ha chiarito affinché questo accada: "[…] il grado di violenza indiscriminata che caratterizza il conflitto armato in corso di svolgimento … [deve raggiungere] un livello così elevato che debbano esserci le basi per credere che un civile rimpatriato nel relativo paese o, come può verificarsi, nella relativa regione, solo per il fatto di essere presente sul territorio di tale paese o regione, vada incontro a un rischio reale di essere soggetto alla minaccia seria descritta nell'Art. 15(c) della Direttiva".
3. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ) intende il termine "indiscriminato" come inclusivo di "atti di violenza non mirati a un oggetto o un individuo specifico, nonché come atti di violenza mirati a un oggetto o un individuo specifico i cui effetti possono però danneggiare altri" (vedere lo studio dell'UNHCR "Safe at Last? Law and Practice in Selected EU Member States with respect to asylum seekers fleeing indiscriminate violence" (sulla legislazione e la prassi in alcuni Stati membro dell'UE relativamente ai richiedenti asilo che scappano dalla violenza indiscriminata).