Politiche o programmi che prevedono vantaggi nei confronti di persone di una determinata minoranza tradizionalmente soggetta a discriminazione, con l’obiettivo di creare una società più paritaria. Consistono nell’accesso preferenziale all’educazione, al lavoro, ai servizi sanitari o ad altri servizi sociali.
Categoria: D
Dichiarazione di New York sui rifugiati e i migranti
Dichiarazione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che comprende una serie di impegni per rafforzare la protezione dei rifugiati e dei migranti.
Domanda di protezione internazionale manifestamente infondata
In termini generali, una domanda che:
a) non è collegata ai criteri per la concessione dello status di rifugiato di cui all’articolo 1 (A2) della Convenzione di Ginevra del 1951 e Protocollo di New York del 1967 O ad altri criteri che giustifichino la concessione dell’asilo o
b) è chiaramente fraudolenta, in quanto basata su un deliberato tentativo di ingannare le autorità che determinano lo status di rifugiato. Nel contesto dell’Unione Europea, una domanda infondata per il riconoscimento della protezione internazionale che è considerata ai sensi della legislazione nazionale degli Stati membri dell’Unione come manifestamente infondata in una delle seguenti circostanze:
– il richiedente ha sollevato solo questioni che non sono pertinenti per la qualifica di beneficiario di protezione internazionale;
– il richiedente proviene da un paese di origine sicuro;
– il richiedente è considerato, per gravi motivi, un pericolo per la sicurezza nazionale o l’ordine pubblico o
– la domanda si basa su un inganno intenzionale o un abuso della procedura di protezione internazionale come ulteriormente descritto nelle circostanze di cui all’articolo 31(8) della Direttiva 2013/32/UE (Direttiva sulle procedure d’asilo – rifusione).
Discriminazione indiretta
Situazione in cui una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere persone di una determinata razza o origine etnica in una posizione di particolare svantaggio rispetto ad altre persone, a meno che tale disposizione, criterio o prassi siano oggettivamente giustificati da una finalità legittima e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari.
Dialogo interculturale
Scambio di vedute aperto, rispettoso e fondato sulla reciproca comprensione, fra individui e gruppi che hanno origini e un patrimonio etnico, culturale, religioso e linguistico differenti.